Arbor Rendemptionis

La nostra storia

Agli inizi del Settecento...

...quando Lugagnano è solo una piccola contrada spersa nelle campagne veronesi, risale la costruzione della prima chiesa, edificata nell’unico nucleo urbano allora esistente, cioè quello dell’attuale via 26 Aprile. Viene dedicata a Sant’Anna.

La Parrocchia di Lugagnano viene fondata il 7 luglio 1797, a seguito di una supplica al vescovo di Verona Giovanni Andrea Avogadro da parte dei capifamiglia. Prima Lugagnano era compresa nella Parrocchia di San Massimo, cosa che provocava enormi disagi per la distanza dalla chiesa parrocchiale.

Nei primi anni del 1800 la comunità realizza la canonica ed amplia la chiesa dotandola di un campanile a tre campane, poi portato a cinque nel 1830.

Agli inizi del Novecento si aggiungono altre parti alla parrocchia, quali la zona sud-ovest (tra via Betlemme e via Cao Pra) della parrocchia di Sommacampagna, e la contrada di Mancalacqua appartenente alla comunità di Sona.

Il 18 settembre 1943 si stabiliscono a Lugagnano quattro suore comboniane, che solo due giorni dopo aprono la Scuola di lavoro femminile e la Casa del Bambino, la prima scuola materna che ad oggi è parrocchiale.

Su forte incitamento del neo-parroco don Enrico Brunelli il 27 novembre 1948, in pieno dopoguerra, iniziano i lavori per edificare la nuova chiesa, visti i forti disagi riscontrati con la parrocchiale, troppo piccola per le nuove esigenze del paese e senza possibilità di ampliamento. La comunità discute molto su dove e in che modo costruire il nuovo tempio. Alla fine la scelta cade sul luogo odierno che a quel tempo era perso tra i campi, ma che oggi è il cuore di Lugagnano. L’opera è ambiziosa: costruire una tra le più grandi e maestose chiese della provincia. A turno le persone della comunità prestano gratuitamente il loro servizio nella costruzione. La nuova chiesa, costruita ad intervalli, viene ultimata nel 1955, è aperta al culto il 1° maggio e viene dedicata a Cristo Re dell’Universo.

Con l’aumento della popolazione aumenta anche l’attività parrocchiale e la necessità di nuove strutture. La chiesa viene passo dopo passo abbellita e decorata (organo, pitture…). Viene rinnovato il parco-giochi parrocchiale, già realizzato negli anni 70, e inizia la sua attività il Circolo ANSPI San Giovanni Bosco, attualmente circolo NOI. Tra le opere più importanti però c’è l’ampliamento della Scuola Materna, con l’aggiunta del Centro Parrocchiale e del teatro.

Oggi si contano più di 25 gruppi impegnati nelle varie attività e funzioni, formati da un grande numero di volontari e volontarie per una Parrocchia che sfiora i 9.000 fedeli.

Un’opera, diventata ormai famosa, è stata realizzata nel transetto destro ed è l’affresco della “Storia della Salvezza” realizzato dal pittore prof. Federico Bellomi.